Doveva durare sette stagioni e al settimo anno The Good Wife è arrivata. Forse non una buona notizia per i fan che si aspettavano un ripensamento da parte del cast e della produzione, ma di certo un successo per gli sceneggiatori, che avevano puntato ad arrivare al loro sospirato finale e ce l’hanno fatta, nonostante il numero “sette” sia sempre inseguito, in particolare per ciò che riguarda i matrimoni, da una fama non proprio esaltante.
Jason
“Email”, amore e altri rimedi: recensione a “La corrispondenza”
La corrispondenza
(Italia; 2016)
Regia: Giuseppe Tornatore
Soggetto: Giuseppe Tornatore
Sceneggiatura: Giuseppe Tornatore
Fotografia: Fabio Zamarion
Montaggio: Massimo Quaglia
Effetti speciali: Renato Agostini, Mario Zanot
Musiche: Ennio Morricone
Costumi: Patrizia Bernardini
Cast: Jeremy Irons (Edward “Ed” Phoerum); Olga Kurylenko (Amy Ryan); Simon Johns (Jason); James Warren (Rick); Shauna MacDonald (Victoria); Oscar Sanders (Nicholas); Paolo Calabresi (Ottavio); Rod Glenn (Grip).
Si può tentare di restare nella vita dell’uomo o della donna di cui ci si è innamorati dopo la nostra morte? A questa domanda risponde questo film di Tornatore, intitolato La corrispondenza, forse un’allusione foscoliana, forse semplicemente un omaggio ad altre pellicole del genere, seppure di artisti americani, come P.S. I love you.