Morire di solitudine

Solitudine: essere soli o sentirsi soli - Chiara Nardone Psicoterapeuta

È abbastanza recente la notizia di una settantenne originaria di Erba, Marinella Beretta, trovata morta nella sua casa dopo due anni. La donna non aveva né figli né parenti, nemmeno i suoi vicini di casa si sono domandati come mai non l’avessero più incontrata in paese. Questa storia sembra assurda, ma casi come questo sono molto più frequenti di quanto non sembri. Cosa si può fare per contrastare questi avvenimenti? Ognuno deve cercare di crearsi una cerchia di amici in modo da avere sempre un supporto morale nei momenti di bisogno. La relazione con gli altri è fondamentale.

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Uguaglianza e meritocrazia

Democrazia o meritocrazia, questo è il problema - La Stampa

Uguaglianza e meritocrazia sono due concetti da molti definiti agli antipodi, da altrettanti ritenuti l’uno indispensabile per la sopravvivenza dell’altro. Ma che cosa si intende precisamente con la prima? Avere pari diritti e doveri? Avere rispetto di tutti indistintamente? E, invece, con la seconda, cosa si intende? Il riconoscimento di un diritto basato solo sulla virtù di possedere un talento o nell’aver avuto un’educazione migliore di altri? O, ancora, la competenza in un lavoro specifico?

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Interventismo e propaganda nel ‘900 (seconda e ultima parte)

Piccole Note -Usa gendarme del mondo: la Potenza messianica - piccole note

Estados Unidos – el gran ganador

Después de la Segunda Guerra mundial, el mundo se divide en las esferas de influencia de los dos ganadores del conflicto, Estados Unidos y Unión Soviética. En los años de la guerra fría, los dos países nunca pelearon entre ellos, pero en los lugares donde había crisis, los dos intervinieron para mostrar su poder. La grande diferencia entre Estados Unidos y Unión Soviética fue sobre todo el sistema económico – el primero capitalista y el segundo comunista – que al final de la guerra fría premió a los estadounidenses, que se convirtieron en un verdadero “gendarme” de todo el mundo. El sistema capitalista fue la verdadera fuerza del país, que premiaba a los que conquistaban su independencia económica convirtiéndolo en un símbolo de la identidad americana: el “self-made man” se convirtió en un ejemplo para el mundo occidental: los Estados Unidos no condicionaron a Europa solo sobre las acciones militares, sino también en la vida de cada día, la nueva propaganda se concentró también sobre el estilo de vida “correcto” que venía al exterior dando el impulso a la sociedad consumista.

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Interventismo e propaganda nel ‘900 (prima parte)

Chi fu per davvero Gabriele D'Annunzio? - Focus.it

World War I – the background

World War I was called Great War, because, until WWII, it was the greatest war ever fighted. It started on 1914, after the assassination of Austro-Hungarian Archduke Franz Ferdinand in Sarajevo by Gavrilo Princip, a young Serbian student, who was part of a military society (Black Hand) with nationalist ideas. Austro-Hungarian Empire’s declaration of war against Serbia triggered a chain reaction among other European states, which start fighting following alliances made in 19th century.

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Individual freedom – Libertad individual (prima parte)

La Dichiarazione universale dei diritti umani ha 70 anni - Rai News

La libertad individual es, como declarado en la declaración universal de los derechos humanos, uno de los derechos fundamentales de toda la humanidad, o sea de todas las personas, que profesen cualquier religión, que tengan ideologías políticas diferentes, que sean de cualquier color de piel o que provengan de cualquier nación.
La libertad de hecho nos parece la normalidad pero, como hemos estudiado por años y como vemos también hoy en día en algunos Países del planeta, no es una prerrogativa de todo el mundo, un ejemplo es el interminable, continuo y cruel conflicto israelí-palestino, en el cual los oprimidos (los inhabitantes de la Franja de Gaza) son totalmente privados de su propia libertad individual.

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Nuovi Dreyfus crescono

Ebrei, una storia tra speranza e tragedia

5 gennaio 1895. Ci troviamo di fronte alla Scuola Militare di Parigi, è proprio qui che il capitano d’artiglieria Alfred Dreyfus viene pubblicamente degradato ed esiliato perpetuamente nell’Isola del Diavolo, nella Guyana francese. Le accuse: alto tradimento e spionaggio per la Germania. Fin qui sembra essere tutto “normale”. Il verdetto del processo a suo carico, tenuto l’anno prima, lo vede colpevole di entrambi i capi d’accusa con l’unanimità dei voti. Manca solo un piccolo dettaglio: le prove contro Dreyfus sono praticamente inesistenti. E allora, perché questo processo non è stato annullato? La risposta risiede proprio nei pregiudizi della gente nei suoi confronti, poiché, in quanto ebreo, risulta essere il perfetto capro espiatorio.

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Il genio di Zola (prima parte)

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Biografia breve

Émile Zola (2/06/1840-29/09/1902) nasce a Parigi, figlio di un ingegnere veneziano e di una donna originaria del piccolo comune di Dourdan, non lontano dalla capitale. Il padre, Francesco Zolla, si trasferisce a Parigi per motivi di lavoro; muore quando il figlio ha sette anni. Émile nel 1843 si trasferisce a Aix-en-Provence: qui incomincia a frequentare il college Bourbon a dodici anni; cresce in lui una profonda passione per la letteratura e la scrittura. Stringe amicizia con il futuro pittore impressionista Paul Cézanne: i due sono motivati nello studio e alternano le ore passate in campagna all’aperto a quelle trascorse sui libri. La passione per la natura e ancor più per la montagna è viscerale e li accomuna (non a caso Cézanne farà del Mont Sainte Victoire il principale soggetto delle proprie opere); nelle pause delle mattinate di caccia leggono poesie e romanzi. Nel 1858 è costretto a lasciare l’amata Provenza per motivi economici: la madre è, infatti, impegnata in continue battaglie legali dopo la morte del marito.

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Trappole in rete

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Con il termine giapponese hikikomori, s’intende un gruppo di giovani soggetti isolati dal mondo esterno, i quali decidono di vivere in solitudine per scelta; il fenomeno in questione è ancora poco sviluppato in Italia, ma si sta diffondendo progressivamente altrove, colpendo gli uomini tra i quattordici e i trent’anni.

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A proposito della lezione di Recalcati sui confini

Recalcati | Viandanti delle Nebbie

Secondo lo psicoanalista Massimo Recalcati, l’essere umano è fisiologicamente portato ad appartenere ad una comunità e dunque a creare dei confini che la delimitino. Egli non condanna la loro esistenza, semmai la loro solidità e invalicabilità. I confini, invece, devono essere porosi, così da consentire gli “scambi” tra altre comunità e da non rendere ingessata la struttura sociale.

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Una su tre

Zapatos rojos, l'opera d'arte simbolo del cammino delle donne vittime di  violenza

La violenza sulle donne è una delle piaghe maggiori della nostra società, tant’è che, purtroppo, di questo fenomeno si parla spesso sui giornali e in televisione. Secondo le ultime statistiche, in tutto il mondo almeno una donna su tre ha avuto esperienza di qualche forma di violenza fisica o psicologica – un dato che fa venire i brividi.

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