Animali vs uomini

Per quanto si possano amare gli animali e pensare che siano migliori degli uomini, il paragone con questi ultimi deve essere condotto con rigore e rispetto, poiché c’è il rischio di non comprendere bene la natura delle diverse specie. Secondo il Mahatma Gandhi, “la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”. Ecco: questa osservazione pone in relazione gli uomini e il loro mondo in una maniera che sicuramente deve far riflettere, poiché non si limita a considerare solo i soliti buoni sentimenti di taluni verso gli animali domestici.

Cuori con del pelo intorno

Molti, arrivati a un determinato periodo della vita, decidono di allargare la propria famiglia, adottando o acquistando un amico a quattro zampe. Spesso si decide di far entrare queste tenere creature nelle proprie abitudini quotidiane, perché si trovano in loro compagni di giochi, gli animali sono in grado di ridurre stress, ansia e depressione, di alleviare la solitudine e, infine, di spingere a fare più attività fisica. Inoltre, per i bambini, crescere con un cucciolo può aiutare ad acquisire sicurezza. Le opzioni più comuni sono i cani e i gatti. C’è chi preferisce i felini e chi i canidi; entrambi hanno specifiche esigenze. Per individuare l’opzione migliore, bisogna tener conto della propria personalità e delle opportunità che chi sta per affrontare la decisione può offrire alla bestiola.

Brevissimae Fabulae Savonenses XXVII

Olim erat feles esuriens in horto et solus errabat. Praeter eum erat etiam mus multum pertaesus. Feles eum appropinquavit et ei quaesivit si vellet ludere: mus laetus convenit. Ideo mus fugiebat a fele, qui multo agilior erat, murem sine multis difficultatibus consecutus est et eum devoravit. Non fidendum est ignotis. 

Rideamus igitur X

Marcella in culinam it ad matrem et ei quaerit: “Mater, felesne noster potest volare?”

Solo col gatto

Era una notte buia e tempestosa. Edoardo guardava la televisione, disteso sul letto della sua camera in compagnia del suo amatissimo gatto nero. Aspettava con ansia l’arrivo dei suoi genitori, che dovevano rincasare da lì a poco da una cena di compleanno presso loro amici. La casa in quel momento era infinitamente silenziosa, ma nella stanza si potevano percepire le emozioni negative che il ragazzo provava, la paura e la nostalgia.

“Brevissimae Fabulae Savonenses” XIII

Olim leo murem vidit et felem litigantes casei frusto. Mus auxilium petivit a bestia feroce: “O potens leo, me adiuva contra felem! Tibi donabo praedae partem”. Leo certus videbatur et felem adortus est. Tunc animal exclamavit: “O potens leo, me autem adiuva! Non solum caseum habebis, sed etiam muris carnem delicatam edes!” Leo meditatus est, postea duo animalia necavit, ea devoravit et etiam caseum consumavit. Sicut haec fabula nos monet, numquam est fidelis cum potente societas.