Agatha Christie, ma senza Poirot: recensione a “Cianuro a colazione”

Agatha Christie: Cianuro A Colazione - Film (1983) - Foto Nancy ...

Cianuro a colazione

(tit. orig.: Sparkling Cyanide)

(Stati Uniti d’America; 1983)

Regia: Robert Michael Lewis

Soggetto: Agatha Christie

Sceneggiatura: Robert M. Young, Sue Grafton, Steve Humphrey

Cast: Anthony Andrews (Tony Browne); Deborah Raffin (Iris Murdoch); Pamela Bellwood (Ruth Lessing); Nancy Marchand (Lucilla Drake); Josef Sommer (George Barton); Christine Belford (Rosemary Barton/ Chloe West); David Huffman (Stephan Farraday); June Chadwick (Sandra Farraday); Barrie Ingham (Eric Kidderminster)

Il titolo italiano, come spesso capita, è sbagliato: è vero che in questo film ci sono due delitti a base di cianuro, in circostanze “specchio”, ma i personaggi sono radunati ad una cena, non certo a colazione. Il giallo, portato sul grande schermo nel 1983 dal regista Robert Lewis, è opera della Christie, che stavolta non mette in campo uno dei suoi tipici alter ego, come l’anziana miss Marple o il poco erculeo Poirot (il romanzo si intitola Giorno dei morti).

In questo caso, infatti, a risolvere l’indovinello, per la verità nemmeno poi troppo enigmatico, è un investigatore privato inglese, Tony (Anthony Andrew), che appare lui stesso, perlomeno all’inizio, come un possibile assassino, mentre in realtà è stato assoldato dalla prima vittima, Rosemary (Christine Belford), che è da tempo vittima di una serie di ricatti.

La storia comincia proprio così, con l’affascinante private eye che è congedato piuttosto bruscamente dalla sua cliente, che accoglie nell’intanto la sorella minore, Iris (Deborah Raffin), uno spirito libero e complesso, a quanto pare, non meno della maggiore, afflitta come si saprà subito dopo da una strana depressione.

Agatha Christie: Cianuro A Colazione - Film (1983) - Foto Deborah ...

Il marito George Barton (Josef Sommer), ricco uomo d’affari, di lei molto innamorato, scopre che la causa del disagio della consorte è, in realtà, la decisione dell’amante di lei, il futuro senatore Stephan Farraday (David Huffman), di lasciarla definitivamente per amore della legittima moglie, Sandra, che è peraltro l’amica di lunga data di Iris (June Chadwick).

Il giallo prosegue con una certa regolarità, tra caratteri appena sbozzati e personaggi interpretati piattamente (lo sono in pratica quasi tutti gli attori principali, appena capaci di dare un colore accettabile alla propria parte), fino al lieto fine e al disvelamento del meccanismo con cui il duplice omicidio, sempre realizzato attraverso una buona dose di veleno “a presa rapida”, si è svolto, con l’imbarazzo che nella seconda occasione chi doveva finirne vittima si salva, per un tragico scherzo del destino.

Tra l’inizio, peraltro promettente, e l’ultima scena, quando finalmente la colpevole è assicurata alla giustizia (il sesso della rea è l’unico legittimo spoiler di questa nostra recensione), c’è ben poco da osservare come notevole esempio di buon cinema: degli attori e della loro prova scialba s’è detto (si salva, almeno parzialmente, il suocero del politico in erba, interpretato da un intenso barrie Ingham); la fotografia è al massimo quella di una puntata della Signora in giallo, come al limite del risibile è la sceneggiatura, non esattamente ai livelli di altri capolavori della Christie, realizzati sul grande schermo in genere con maggiore cura.

Cianuro a colazione dai romanzi di Agatha Christie | Tv2000 DocFilm

Tuttavia, pur con tutti i limiti di una pellicola destinata in effetti (così si dovrà pensare) soprattutto alla televisione, Cianuro a colazione rimane sempre un film piacevole, apprezzabile soprattutto in una tediosa e magari anche afosa serata d’estate.

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