Due fantasmi e “demi”: recensione a “Half Light”

Half Light

(USA; 2006)

Regia: Craig Rosenberg

Sceneggiatura: Craig Rosenberg

Fotografia: Ashley Rowe

Montaggio: Bill Murphy

Musiche: Brett Rosenberg

Cast: Demi Moore (Rachel Carlson); Henry Ian Cusick (Brian); Beans El-Balawi (Thomas Carlson); Kate Isitt (Sharon Winton); Nicholas Gleaves (Dr. Robert Freedman); Hans Matheson (Angus McCulloch).

Demi Moore torna al cinema con un ruolo da protagonista in Half Light, un thriller ambientato in un’isola sperduta della Scozia (in effetti, si tratta nella realtà della misteriosa e magica isola gallese di Llanddwyn, posta accanto alla città di Newborough): l’attrice interpreta una scrittrice di successo, il cui figlio (Beans El-Balawi) affoga per una sua disattenzione. Volendo ritrovare se stessa e la propria vena creativa, la donna, che si chiama Rachel, visto che anche la sua attuale relazione con Brian (Henry Ian Cusick) non attraversa un gran periodo, decide di partire, appunto, per Ingonish Cove.

“Email”, amore e altri rimedi: recensione a “La corrispondenza”

La corrispondenza

(Italia; 2016)

Regia: Giuseppe Tornatore

Soggetto: Giuseppe Tornatore

Sceneggiatura: Giuseppe Tornatore

Fotografia: Fabio Zamarion

Montaggio: Massimo Quaglia

Effetti speciali: Renato Agostini, Mario Zanot

Musiche: Ennio Morricone

Costumi: Patrizia Bernardini

Cast: Jeremy Irons (Edward “Ed” Phoerum); Olga Kurylenko (Amy Ryan); Simon Johns (Jason); James Warren (Rick); Shauna MacDonald (Victoria); Oscar Sanders (Nicholas); Paolo Calabresi (Ottavio); Rod Glenn (Grip).

Si può tentare di restare nella vita dell’uomo o della donna di cui ci si è innamorati dopo la nostra morte? A questa domanda risponde questo film di Tornatore, intitolato La corrispondenza, forse un’allusione foscoliana, forse semplicemente un omaggio ad altre pellicole del genere, seppure di artisti americani, come P.S. I love you.

A proposito di “The Last Stand” dei Sabaton (prima parte)

I Sabaton sono una band svedese che, formatasi nel 1999, si dedica al power metal e all’heavy metal. Riscuotono un gran successo non solo in Svezia, dove sono stati il primo complesso di questo tipo a raggiungere le vette delle più importanti classifiche discografiche, ma anche in tutto il mondo. Il loro segreto sta soprattutto nell’originalità dei loro testi: loro caratteristica unica, infatti, è parlare di guerre, in particolare la prima e la seconda guerra mondiale, ma anche altri conflitti meno importanti, qualche volta adottando il punto di vista di una delle fazioni che si scontrano, o più raramente quello di entrambe.