Aeger dicit doctori: “O doctor, sollicitus sum, quia insolita res evenit. Mane optime video, post meridiem minus, vespere duplicem video. Quomodo possibile est?”
Dottore
Rideamus igitur VI
Olim homo ad doctorem it et dicit: “Doctor, doctor! Ego solum LIX horae momenta vitae habeo, fer mihi auxilium!”
La fine del cinema: recensione a “La fine del mondo” di Edgar Wright e Simon Pegg
La fine del mondo
(tit. orig.: The World’s End)
(Regno Unito – Francia; 2013)
Regia: Edgar Wright
Soggetto: Edgar Wright, Simon Pegg
Sceneggiatura: Edgar Wright, Simon Pegg
Fotografia: Bill Pope
Montaggio: Paul Machliss
Musiche: Steven Price
Cast: Simon Pegg (Gary King); Nick Frost (Andrew Knightley); Paddy Considine (Steven Prince); Martin Freeman (Oliver Chamberlain); Eddie Marsan (Peter Page); Rosamund Pike (Sam Chamberlain); Pierce Brosnan (Guy Shepherd).
La fine del mondo comincia come altri film del genere: cinque amici del liceo si ritrovano insieme, dopo diversi anni, chiamati a raccolta, anche con qualche mezzuccio, dal leader del gruppo, non a caso chiamato Gary King (Simon Pegg). I cinque (a parte Gary, Peter, Oliver, Steven e Andy, interpretati rispettivamente da Eddie Marsan, Martin Freeman, Paddy Considine e Nick Frost), infatti, hanno ancora in sospeso un tour dei dodici pub della loro città d’origine, il cosiddetto miglio d’oro, che per diversi motivi non sono riusciti a completare quando sono usciti dal college.