L’antieroe tra contrasti, conflitti e virtù (prima parte)

1.1 Introduzione

Non sempre l’antieroe è analizzato in modo corretto o considerato nella giusta luce: si tende semplicemente a contrapporlo all’eroe, senza, però, comprenderne la vera natura. Tuttavia, come è noto, il lettore riesce più facilmente ad immedesimarsi in questa figura così imperfetta e umana da sembrare reale e quindi vicina a chi ascolta o legge. Proprio per questo motivo, ho ritenuto questo argomento un soggetto interessante da trattare sotto più punti di vista.

Rideamus igitur V

Quid limax super testudinem facit? In carro salit ut Achillem sequatur.

Traumi d’autore (seconda parte)

Il trauma psicologico di Giovanni Pascoli

Com’è noto, Giovanni Pascoli rimane così colpito dall’assassinio del padre Ruggero, avvenuto il 10 agosto 1867, da non riuscire mai a superare quel dolore. Il trauma subito nell’infanzia (egli ha solo dodici anni) rivela la fragilità della struttura psicologica di Pascoli e lo spinge a chiudersi gelosamente nel “nido familiare” e, in età adulta, ad avere un attaccamento morboso per le sorelle.