Le olimpiadi e Tania Cagnotto : un rapporto alquanto difficile

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Nata a Bolzano più di trent’anni fa e figlia del tuffatore Giorgio, quattro volte medaglia olimpica, Tania Cagnotto ha anch’essa scritto la storia della scuola italiana dell’arte dei tuffi, diventando la migliore atleta della nostra nazione nel suo campo di attività. 

Nella sua ultima olimpiade brasiliana, è  riuscita a salire sul trampolino, specialità che in carriera le ha regalato tante emozioni, per conquistare la sua prima medaglia individuale a cinque cerchi: ha iniziato così la sua ultima gara dai tre metri.

Era pomeriggio a Rio De Janeiro e, anche se la piscina ricordava molto il verde della foresta amazzonica, la finale iniziava con il salto della britannica Grace Reid.

Subito dopo i tuffi delle atlete australiana e canadese, la competizione entrava subito nel suo momento più intenso: Tania sentiva la pressione (del resto, chi potrebbe resistere ad una tale tensione!) subito alla prima rotazione. Ma il tuffo che regalava a tutto il pubblico, le permetteva di andare subito in testa: non era ancora deciso niente, però, visto che le Cinesi dovevano ancora saltare.

Detto, fatto! Le due Asiatiche andavano, naturalmente, al comando. Poco importava, perché la vera rivale di Tania, per il bronzo ovviamente (i primi due posti erano, in sostanza, già “prenotati” dalle due extraterrestri), era la canadese Jennifer Abel, che la affiancava, infatti, per buona parte della gara.

Il secondo tuffo non creava all’Italiana nessun problema e così riusciva a raggiungere ancora una volta la vetta, riuscendo a staccarsi di dosso la Abel, ma la gara era ancora lunga. Durante il terzo salto, il boato del pubblico dava alla Bolzanina la carica per eseguire alla grande un tuffo che avrebbe dovuto mettere sotto pressione la Canadese.

Tania, però, con il quarto tuffo, perdeva la terza posizione, permettendo alla Abel di raggiungere momentaneamente il podio. Il sangue che gelava, Tania doveva mantenere alta la concentrazione.

Poi, il momento più atteso: l’ultimo tuffo, il doppio e mezzo rovesciato carpiato, un salto che, a Kazan (ai mondiali del 2016), le aveva permesso di conquistare il bronzo, proprio davanti alla Abel.

La Bolzanina saliva sul trampolino, sentiva già la medaglia vicina, ma non doveva in quel momento pensare a vincere, non doveva nemmeno pensare che quella era la sua ultima gara, nella sua ultima olimpiade. Svuotata da tutte le emozioni, la Cagnotto partiva: passo, presalto, salto e poi il tuffo più bello che i suoi fan abbiano mai visto. Ci si chiede subito: sarà abbastanza?

Sì, la Abel sbagliava, come era successo a Kazan (questa ragazza non regge la pressione), e Tania saliva sul podio (col punteggio finale di 372,80), dietro alle cinesi He Zi (che durante la premiazione ha ricevuto la proposta di matrimonio da Qin Kai, bronzo nel sincro con Y. Cao) e Shi Tingmao (rispettivamente 387,90 e 406,50).

E allora grazie, Tania, grazie per questi sedici anni. Non hai mai mollato e questo è il risultato. Adesso goditi questo terzo posto che nessuno ti toglierà, perché hai scritto la storia.

E adesso puoi pure sposarti!

Veronica Colamassaro

 

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