Amore e “soap-opera”: recensione a “The Wedding Date”

The Wedding Date. L'amore ha il suo prezzo film, trama e curiosità ...

The Wedding Date (l’amore ha il suo prezzo)

(tit. orig.: The Wedding Date)

(Stati Uniti d’America; 2005)

Regia: Clare Kilner

Soggetto: Elizabeth Young

Sceneggiatura: Dana Fox

Fotografia: Oliver Curtis

Musiche: Blake Neely

Cast: Debra Messing (Kat Ellis); Dermot Mulroney (Nick Mercer); Amy Adams (Amy Ellis in Fletcher-Wooten); Jack Davenport (Edward Fletcher-Wooten).

L’amore avrà anche un suo prezzo, intendiamoci, ma, se è quello di dover sopportare due ore di noia in costume british, tra pezzi di sit-com e scenette poco comiche, forse è meglio restare single a vita. La pellicola di Clare Kilner certo non era stata pensata, nonostante l’adattamento di un romanzo di successo come quello di Elizabeth Young, per restare a indelebile ricordo di come si girano i film nell’Olimpo dei grandi, tra Otto e mezzo di Fellini e C’era una volta il west di Sergio Leone. Però, tra il genere light e la spazzatura, c’è qualche simpatica e raffinata differenza, nel caso superata da una sceneggiatura troppo leggerina e da una recitazione a tratti perfino imbarazzante.

Lo spunto della storia è il solito personaggio interpretato da Debra Messing: una nuova Grace, orfana d’altra parte della sua metà piu’ divertente, alle prese con i soliti problemi, tra cui, tanto per andare in ordine alfabetico, un amore che non si trova, l’indecisione della depressione, un lavoro che non soddisfa e, last but not the least, la mania di dire sempre sì. La fanciulla in questione, per caso chiamata Cat, si muove (poco come gatta sul tetto che scotta, molto come elefante in un negozio di cristalleria) tra una famiglia allargata, ma tanto a lei vicina, un ex che farà da testimone alle nozze della sorellastra, e un gigolò, assunto per l’occasione, per far piangere di gelosia il bellimbusto che l’ha lasciata pochi giorni prima di condurla, allegramente, all’altare.

The Wedding Date – L'amore ha il suo prezzo: le frasi più belle ...

Insomma, la trama non offre niente di particolarmente nuovo, ma, rispetto al romanzo, che conservava una qualche freschezza, il film appare perfino piu’ zoppicante, con la scelta di concentrarsi solo su alcune singole scene, non particolarmente amalgamate, prima dello Spannung e dell’epilogo, tanto scontato quanto certe t-shirt con le emoticons. L’esito, dunque, è che la storia d’amore, nel frattempo consumata tra il bell’escort (Dermot Mulroney) e la depressa cronica, anche sopra la barca del patrigno di lei, finisce per incominciare stravagantemente, senza che tra i due sembri davvero succedere alcunché. Bastano una partita a cricket e qualche sguardo perché Nick (questo il nome, molto evocativo, dell’accompagnatore) passi dalla pura indifferenza all’amore passionale per Cat. Del resto, Mulroney ha l’intensità di una triglia già venduta al mercato del pesce: se non fosse per la fisicità statuaria, che la Messing ha l’onore di constatare da vicino nella immancabile scena sotto la doccia (con annessa gag della bottiglietta dello shampo – una trovata che neppure Lino Banfi…), Nick sarebbe un simpatico soprammobile. E dire che il pubblico è subito portato a parteggiare per lui, vista la vicinanza con tanti idioti (tra cui è da segnalare un futuro marito felice di essere già cornuto prima della partenza, impersonato da Jack Davenport, che in Italia è conosciuto soprattutto per essere stato protagonista di Swingtown).

The Wedding Date from Romantic Arrangements in Movies | E! News

E passi pure che il messaggio (l’amore arriva quando meno te lo aspetti) è di una banalità sconcertante. E passi pure che non c’è una scena, nemmeno quella hot sulla barca, che resti anche solo minimamente nella memoria dello spettatore. Ma non deve essere passata sotto silenzio la facilità con cui i veri sentimenti, quasi prostituiti (e non è un gioco di parole), siano da questo film insulso contrabbandati con frasi da Baci Perugina, come quella che dà (o meglio vorrebbe dare) senso a tutto l’impianto: “Mi mancheresti, anche se non ti conoscessi”.

Quasi quasi, alla fine, si rimpiange che la scoperta del triangle amoroso non porti alla devastazione del matrimonio che non s’avrebbe da fare. Almeno sarebbe stata una sorpresa in tanto piattume.

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